Voce del Verbo Costruire

 “Si può sempre andare oltre,

oltre non si finisce mai”

(Jack Kerouac)

La mia storia parte dalla mia infanzia: sono nata e cresciuta praticamente nei mercati abruzzesi, i miei genitori, commercianti ambulanti mi portavano sempre con loro ed ogni giorno la mia vita aveva una sede diversa e tanta gente nuova da conoscere. La parola noia non è mai esistita nel mio vocabolario.

Poi con la scuola si aggiunse la passione per i libri, ed il dopo scuola si divideva tra lo studio e dare una mano all’impresa di famiglia. Fino ai sedici anni la mia vita conosceva tutte le piazze, riconosceva i volti della gente ed il commercio, il mio primo grande amore.

A sedici anni, grazie ai primi Tirocini passai l’intera estate a lavorare come contabile per un’azienda di costruzioni, muovendo i primi passi in un settore che mi affascinava molto, fu la prima volta che staccai un po’ dai miei genitori e da quella vita fatta sostanzialmente di lavoro.

Decisi quindi di continuare a studiare, andando un po’ più saltuariamente dai miei, riempiendo le mie estati di lavoretti vari e finalmente un po’ di
vita sociale. Finita la scuola a pieni voti cominciai l’università, ma decisi di continuare a lavorare per mantenermi e con i primi soldi messi da parte a 19
anni andai via di casa, rimanendo però sempre presente all’interno della vita della mia famiglia, sentivo che in un certo senso avevano bisogno di me e tra
un esame e l’altro aiutavo il mio papà al mercato mentre mia madre si occupava del negozio.

Poi arrivò il 2008, la crisi economica e molte attività storiche, tra cui anche quella dei miei subì un profondo tracollo. Tutte le certezze di una vita intera crollarono come un castello di carta, ci volle molto tempo prima che i miei genitori realizzassero cosa fosse accaduto, ma soprattutto che a quarant’anni
potessero trovare una nuova identità lavorativa. Il tempo però, fortunatamente, sistema tutte le cose.

Fu quello il momento in cui per la prima volta, e con molta lucidità decisi di staccarmi per un po’ dalla mia famiglia, con l’aiuto della mia insostituibile
nonna consigliera cominciai a lavorare per uno studio di comunicazione sempre continuando a studiare. Di lì feci una serie di svariati lavoretti.

Con molta fatica e anche un po’ di determinazione, grazie agli studi e ai corsi effettuati, riuscii a trovare un ottimo lavoro del tutto estraneo al mio settore di appartenenza, ma che mi permetteva di restare sempre a contatto con la gente e di continuare a formarmi arricchendo il mio bagaglio formativo.

Se c’è una cosa che mi ha permesso di andare avanti, infatti, è stata la formazione e la preparazione, unita all’amore per quello che facevo, e la fatica era impercettibile.

Dopo alcuni anni, come nel gioco dell’oca, insieme ad alcuni amici molto cari cominciammo a parlare di un progetto tutto nostro e grazie all’esperienza
maturata di uno di essi, io e la mia amica Gabriella decidemmo di metterci in gioco in un settore non propriamente femminile: l’Edilizia; così nel 2013
cominciò la nostra avventura con Generale Costruzioni affiancate dal nostro amico che si occupava della parte tecnica.

Grazie alla sconfinata bravura di quest’ultimo, riuscimmo a ritagliarci il nostro spazio, in un mondo prettamente maschile, scoprendo invece quanto il
ruolo femminile sia fondamentale nei processi decisionali e di quanto concertazione in realtà il lavoro richiedesse.

Un lavoro orientato verso metodi più innovativi e con una partecipazione più attiva alla vita della collettività.

Le ore infinite di lavoro sono sempre volate anche nei momenti più complicati, questa la cosa più bella.

Un giorno da una telefonata casuale, di un cliente del mio amico, è sorta una richiesta insolita: un appartamento per il periodo estivo, abituata ad essere gentile ed educata decisi di aiutare questo signore e gli trovai un alloggio per agosto. Purtroppo, incappai in una truffa e poche ore prima della sua venuta mi resi conto che l’immobile non esisteva. Contattai tutti i numeri in rubrica e alla fine riuscii a trovare un posto per questa persona. Dovevo però recuperare il denaro che avevo perduto, così quell’estate decisi di affittare anche casa mia e con l’introito sistemai la perdita e mi pagai un master in Digital marketing.

Cominciai quindi a portare avanti l’impresa edile ed affiancarla all’attività di gestione immobiliare estiva che nel giro di un paio di anni divenne una seconda entrata di tutto rispetto e a seguire alcuni clienti privati.

Disgraziatamente, un paio di anni fa la mia socia, una sorella per me, si ammalò e nel giro di sei mesi, molte cose cambiarono. Continuavamo a lavorare, e ad occuparci di lei, in quel periodo, nei ritagli di tempo stavo seguendo il corso da mediatore mobiliare, che per paradosso fu però la mia salvezza.

Passai l’estate intera, tra l’azienda, l’ospedale e gli alloggi, e proprio qualche giorno prima del mio compleanno Gabriella venne a mancare, lasciando un vuoto immenso, ricordo ancora i quiz fatti con lei per passare il tempo nella sua stanza ed il suo sorriso unico, ma in cuor mio sapevo di averla sempre accanto.

Mi presi un paio di giorni, il tempo di “metabolizzare”, anche se i ritmi incalzanti del periodo estivo esigevano presenza ovunque, nel mentre un’altra persona di fiducia sempre donna subentrò nelle sue quote ed il lavoro divenne il mio rifugio.

A fine di quell’anno nacque Maison à Porter, attività professionale di gestione immobiliare, Property Manager Turistico e design d’interni, un lavoro
dinamico che si affiancava a quello edile e che in un certo qual modo lo arricchiva.

Ad oggi porto avanti entrambe le aziende con lo stesso entusiasmo del primo giorno, attraversando le varie difficoltà del periodo che stiamo vivendo,
ma con il cuore sempre oltre l’ostacolo, pronta a cogliere sfide ed opportunità, con rinnovata sensibilità verso il sociale e la cultura come motori innovativi.

Se guardo indietro, so di essere esattamente dove voglio essere, un percorso costellato di tante prove, ma anche tante soddisfazioni, dove la flessibilità e la capacità di adattamento al giorno d’oggi diventano carte vincenti. In fondo la Vita, ti porta dove vuole.

Autrice


Annamargareth Ciccotosto

Azienda:


Generale Costruzioni Srl

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1 commento

  1. Nicola COlantonio

    Determinazione, passione, professioanlità e soprattutto curiosità e coraggio .
    Una storia meravigliosa.

    Brava Anna

    Rispondi

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