Francesca.
Sono Francesca 44 anni Oss ma nasco come fiorista, che da oltre 23 anni gestisce più di un punto vendita. E’ una realtà che mi piace molto perché ho avuto ed ho la possibilità di avere un contatto umano, con la gente con tutti gli annessi e connessi. Che soddisfazione vedere lo stupore davanti alla mie creazioni floreali! Nonostante l’appagamento sia a livello lavorativo che in termini economici, sentivo affacciarsi dentro di me un desiderio che avevo represso anni prima… per troppo tempo…Avevo abbandonato gli studi infermieristici ad un passo dalla laurea per sposarmi ,creare una famiglia e per seguire il mio “ profumato” lavoro. Questo desiderio diventava sempre più forte fino a pensare di riprendere gli studi interrotti all’età di quasi 40 anni! Ho da subito abbandonato l’idea di riprendere gli studi universitari per problemi familiari, infatti in quei giorni si ammala gravemente il mio papà e questa situazione ci butta nello sconforto ma nello stesso tempo in me si rafforza la voglia e la volontà di poter aiutare gli altri ad alleviare le loro sofferenze. Facendo un’attenta ricerca in campo sanitario conosco la figura dell’Oss e delle sue competenze e capisco l’importanza di questa figura non solo in campo sanitario ma anche nel socio assistenziale. Decido così di seguire il corso per prendere l’attestato Oss, tra le mie colleghe e compagne di corso conosco Fabiana, ragazza molto riservata e preparata. Riconosco in lei delle attitudini rare ma che in questo campo risultano fondamentali, una tra tante l’Empatia…
Il nostro percorso si incrocia durante il tirocinio formativo in Ospedale a Chieti e precisamente nel reparto di Chirurgia Toracica dove incontrerò per la prima volta anche Rita, ragazza dinamica di cui apprezzo, da subito, delle grandi doti e capacità non solo assistenziali ma anche di tipo organizzativo. Per un breve periodo ci perdiamo di vista sia con Fabiana che con Rita, fino a ritrovare quest’ultima come collega proprio in Ospedale a Chieti. Nella mia mente , sempre in evoluzione e sempre curiosa ,vado avanti con il mio percorso di vita e di lavoro, fino ad avere il piacere di seguire e di veder nascere una nuova struttura di tipo residenziale e di esserne la responsabile. Ero all’apice dei miei sogni… Ma dopo poco più di un anno, lasso di tempo in cui mi accorgo che la mia idea di gestione e di rapporto con l’ospite dove concentro i miei sforzi sulla dignità della persona e non solo, si infrangono duramente con la triste realtà: il business!!!! Mi accorgo che la mia idea di benessere e di aiuto alle persone specialmente anziane, non era comune agli altri operatori o ai miei superiori e quindi lascio a malincuore questa struttura dove avevo messo la mia esperienza, il mio tempo, la mia empatia per farla crescere in modo diverso dalle altre. Ma il sogno di avere una realtà tutta mia non mi abbandona, perché la mia volontà di cambiare le cose e di poter migliorare il tempo e la qualità della vita degli altri non mi abbandona. Inizio a fare ricerche per trovare strutture adeguate , appartamenti da poter sfruttare per realizzare il mio desiderio. Intanto mi informo mi formo e seguo
tutto ciò che può servirmi a capire quali errori evitare, ma la burocrazia è tanta e in Abruzzo anche non semplice. Mentre fantasticavo tra le mie idee, parlo e mi confronto con Rita , che intanto aveva intrapreso già il percorso per aprire una casa famiglia. Nel frattempo lei ha il piacere di invitarmi all’inaugurazione della sua Creatura con l’aiuto di due socie…. Indovinate? Una è Fabiana, la mia collega di corso e l’altra è Rosaria una collega che avevo avuto modo di conoscere già nel tempo. Felicissima per loro vado a trovarle . mi ritrovo in sintonia ,nonostante sia passato del tempo ma sento che erano riuscite a coronare il loro sogno e questo si evinceva dai loro sguardi: pieni di orgoglio per quello che erano riuscite a fare con le loro forze! Penso che nella vita nulla accade per caso…….a tutto c’è una spiegazione…. Infatti il caso, e non solo , tempo dopo unisce la nostra amicizia e le nostre competenze.
Rita.
Mi chiamo Rita Candeloro, ho 45 anni, sono nata a Torino sono diplomata in Ragioneria e sono un’OSS ( operatore socio sanitario ) della Clessidra.
La mia storia inizia più di 20 anni fa. Sin da piccola ho desiderato fare l’infermiera, ma poi per scelte affettive non ho mai partecipato al corso che allora si teneva in ospedale, ma questo desiderio di occuparmi delle persone bisognose è sempre rimasto vivo dentro di me. Vengo da una famiglia dove il volontariato e l’amore per il prossimo mi è stato insegnato sin da piccola dai miei genitori che facevano parte di associazioni per anziani e disabili e coinvolgevano me e le mie sorelle in eventi da loro organizzati; ho anche una zia disabile con la quale abbiamo vissuto delle problematiche a volte abbastanza difficili. Col passare degli anni questo mio amore per il prossimo cresceva così tanto da condizionare le mie scelte lavorative, infatti per quasi 7 anni ho fatto parte di una cooperativa della mia città ( Lucera in Puglia)che forniva servizi di Assistenza Domiciliare agli anziani bisognosi. Da lì è cominciato il mio percorso in salita. Nel 2013 per motivazioni personali decido di trasferirmi in Abruzzo e precisamente a Pescara; la mia diventa una sfida con me stessa in quanto non avevo né un lavoro, né amicizie ma solo tanta VOGLIA di ricostruire una nuova vita per me e le mie figlie. Non nascondo che è stata molto dura all’inizio e che ho affrontato dei periodi di vera difficoltà ma con la mia caparbietà e determinazione sono riuscita piano piano a delineare il mio percorso. Ho iniziato a fare vari tipi di lavoro (albergo, fabbrica di abiti da uomo, pulizie ,ecc.. ) e un giorno per caso ho visto su un manifesto lo svolgimento di un corso regionale da Assistente Familiare presso la Focus di Pescara, e decido di partecipare ,e dopo aver sostenuto un colloquio mi sono
posizionata seconda in graduatoria su centinaia di candidate. Questo corso della durata di 400 ore con tirocinio presso una RSA ha acceso in me delle piccole lampadine che mi hanno aperto la strada del socio – sanitario. Il mio percorso è stato molto lungo ma deciso, infatti ho iniziato a fare le domiciliari e le notti in ospedale lavorando sia con il Comune di Pescara che con un’agenzia privata che forniva questo tipo di servizi. Dopo aver preso l’Attestato decido di continuare la formazione e di iscrivermi al corso per OSS (figura professionale che si occupa di soddisfare i bisogni primari della persona) presso il Centro Studi di “ Don Silvio De Anuntis “a Scerne di Pineto della durata di 8 mesi circa; qui conosco Rosaria una delle mie socie . E’ qui che prendo consapevolezza che la strada intrapresa è proprio quella giusta e che la formazione mi sarebbe servita per realizzare quel progetto e sogno nel cassetto che pian piano prendeva forma. Il tirocinio svolto presso il Centro diurno per disabili a Silvi, quello presso l’ospedale civile di Pescara (nel reparto di geriatria ) e quello presso l’RSA di Villa San Giovanni a San Giovanni Teatino mi hanno indirizzata verso quella che sarebbe poi stata la mia scelta attuale: di voler lavorare con gli Anziani e di aprire una CASA FAMIGLIA. Dopo aver conseguito l’attestato da OSS inizio a lavorare per 3 anni prima a Villa San Giovanni ( RSA ) e poi presso l’Ospedale Civico S. Annunziata di Chieti per altri 3 anni e sono infinitamente grata a tutti i colleghi infermieri e OSS incontrati le cui esperienze e vicissitudini vissute insieme hanno accresciuto in me una vasta e importante formazione ed esperienza. E’ proprio a Chieti che incontro Fabiana e Francesca le mie 2 attuali socie; loro in quel periodo facevano il tirocinio come OSS presso il reparto di chirurgia generale toracica; da subito ho legato con loro perché le vedevo molto simili a me sia nel modo di lavorare che nel rapporto con i pazienti. Ci scambiammo i numeri di telefono e iniziammo un rapporto di conoscenza; Francesca iniziò poi a lavorare con me in OC e con Fabiana ci sentivamo ogni tanto al telefono e da subito ho avuto con lei un’empatia particolare era molto riservata, ma io con lei mi sentivo molto a mio agio. Nel 2018 inizio ad addentrarmi nel mondo dell’assistenza , all’inizio con tanta fiducia ed entusiasmo, senza avere l’effettiva percezione di quanto sarebbe stato duro e tortuoso questo percorso. L’appoggio morale mi viene dato innanzitutto dalle mie 2 figlie e da mio marito che hanno creduto in me e in quello che stavo facendo; decido quindi di coinvolgere e di contattare Fabiana (che già in alcune chiacchierate mi aveva espresso il desiderio di voler anche lei perseguire questa strada ) e poi Rosaria e organizzo un incontro dove confrontandoci capiamo di avere un unico obiettivo quello di creare una piccola realtà dove poter dare assistenza professionale e amore per poter dare un po’ di sostegno alle famiglie a volte in grave e serie difficoltà di gestione verso l’anziano di casa e insieme decidiamo di creare una Cooperativa di SOLE DONNE per poter poi aprire una CASA FAMIGLIA PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI E\O PARZIALMENTE AUTOSUFFICIENTI.
Fabiana.
Sono Fabiana, ho 48 anni e sono una socia e oss de “la Clessidra”.
Non ho mai avuto un sogno lavorativo da realizzare. Forse perché il mio unico sogno fino al 2013 è stato quello di avere una famiglia felice ed unita. Ho sempre pensato che il lavoro fosse solo un tramite necessario per il sostentamento e nient’altro.
Ho lavorato per 22 anni in uno studio tecnico, dove gli unici contatti umani erano quelli dei colleghi.
Nel 2013 l’evento scatenante: mio padre di ammala e viene ricoverato in ospedale per un intervento importante. In questa occasione conosco la figura dell’Oss. Non solo per come viene considerato all’esterno, ossia colui che si occupa dei bisogni primari del paziente, ma anche per quello che può fare in termini di conforto e sollievo dal dolore, di paura della malattia, di solitudine.
E’ stata un’illuminazione, e quando mio padre se n’è andato ho deciso che, per ripagare quanto era stato dato a lui, avrei dovuto e voluto fare anch’io lo stesso.
Ho frequentato un corso di 1000 ore tra le quali erano previste diverse tipologie di tirocini pratici in strutture per anziani ed ospedali.
Io e Rita ci siamo incontrate nel reparto di chirurgia toracica nell’ottobre del 2016.
Rita era la tutor, io la tirocinante. Prima di me nello stesso reparto era stata tirocinante Francesca con la quale frequentavo il corso per operatore socio sanitario.
Sono sempre stata convinta che ci sia un motivo recondito e meno palese della simpatia per il quale due persone si scelgono.
Tra me e Rita è stato subito feeling, nonostante ci fosse una relazione up-down ed io ci tenevo a mantenerla perché avevo tanto da imparare da lei.
In reparto parlavamo e ci raccontavamo come se ci conoscessimo da sempre. Ben presto abbiamo scoperto di avere un sogno in comune: creare una struttura per anziani, una piccola realtà dove prenderci cura delle persone anziane e di ricreare un ambiente sereno come a ricreare il calore di una famiglia.
Ed in un pomeriggio di settembre dell’anno successivo, quando ormai io ero già un Oss a tutti gli effetti, ricevo una telefonata da Rita che mi comunica di essere pronta a realizzare il nostro sogno.
Decidiamo di formare una società cooperativa per la quale è necessaria la compartecipazione di almeno 3 soci. Così coinvolgiamo nella nostra iniziativa Rosaria.
Presto ci rendiamo conto che essendo un’impresa che lavora sul fattore umano, i controllo e le lungaggini non sono di poco conto. Per di più non abbiamo liquidità e quindi dobbiamo accedere ad un finanziamento regionale.
Contestualmente ci mettiamo alla ricerca di un immobile in affitto con tutte le caratteristiche richieste dalla Asl che possa ospitare la nostra casa famiglia.
Si rivela presto un’impresa tutt’altro che facile poiché spesso gli immobili non rispondono ai requisiti richiesti e altrettanto spesso i proprietari si spaventano all’idea di ospitare una struttura come la nostra.
Dopo più di un anno e quando ormai oramai ci eravamo quasi arrese agli eventi avversi che si abbattevano sulla nostra iniziativa, ad agosto del 2019 finalmente troviamo un bellissimo appartamento elegante e confortevole e appena ristrutturato, che corrispondeva esattamente a quello che cercavamo ed il cui proprietario Daniele, giovane, dinamico e totalmente aperto all’idea del nostro progetto, ci restituisce la fiducia che avevamo quasi smarrito; comincia quindi la corsa per sistemare, tinteggiare e rendere il più confortevole possibile gli ambienti, scegliendo colori tenui e mobilio adatti alle esigenze di tutti gli ospiti……. e finalmente il 15.12.2019 inauguriamo “LA CLESSIDRA”, la nostra Casa Famiglia per Anziani a Pescara in via lungaterno sud 52;
Contro ogni aspettativa più rosea dopo pochi giorni dall’inaugurazione entra in struttura il primo ospite. Dopo ancora qualche giorno la seconda ospite.
Eravamo felici e appassionate del nostro lavoro. Nei due mesi immediatamente successivi ci sono stati altri ingressi. Ma come in ogni nuova startup che si rispetti dovevamo prendere le misure, ossia lavorare sodo sapendo che anche i guadagni avrebbero coperto solo le spese di gestione e nient’altro. Ma questo lo avevamo messo in conto da ancora prima di costituire la cooperativa, quindi non eravamo spaventate. O meglio…una di noi tre lo era, forse dall’inizio, ma non ci aveva mai esposto questi suoi timori.
Dopo circa due mesi dall’avvio dell’attività Rosaria decide di abbandonare l’impresa ed io e Rita cadiamo nello sconforto più totale, non solo perché diventava difficile in due gestire il lavoro nelle 24 ore ma anche perché è necessario per una società cooperativa la presenza di almeno 3 soci lavoratori. La nostra cooperativa non poteva restare in piedi solo con me e Rita.
Nel frattempo nel mondo viene dichiarata la pandemia del Covid e l’Italia proclama il lockdown.
Io e Rita a questo punto, di comune accordo, decidiamo di “chiuderci” in struttura per tutelare i nostri ospiti.
Ne usciamo dopo quasi 3 mesi quando l’emergenza rientra.
Nel frattempo cerchiamo una persona che potesse diventare la nostra nuova socia e senza alcuna remora entrambe pensiamo subito a Francesca.
Sia io che Rita la conosciamo come persona estremamente dinamica e curiosa di affrontare ogni nuova sfida che le si presenta davanti; una persona estremamente generosa ed empatica nei rapporti con gli anziani. Insomma la nostra persona.
E come immaginavamo Francesca accetta di essere la nostra nuova terza socia.
Il suo ingresso per noi è stato un ulteriore arricchimento sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista innovativo.
Ciò che ci accomuna é l’idea che abbiamo di “casa famiglia” : un luogo sereno e tranquillo dove gli ospiti da noi assistiti in maniera professionale ma anche amorevole , possano ritrovare un ambiente tipicamente FAMILIARE dove poter svolgere le piccole azioni di vita quotidiana in maniera comunitaria. Vengono coccolati con gustosi manicaretti, dolci fatti in casa con loro e per loro, tisane e biscotti pomeridiani per la merenda. La nostra idea inoltre è quella di interagire comunque il più possibile con le famiglie di origine ( supportandoli nella scelta di affidarci i loro cari ), infatti sono previsti pranzi, feste, gite e momenti ricreativi con loro all’interno della nostra struttura. Inoltre andremo ad avvalerci della collaborazione di figure professionali ( terapisti occupazionali ) per dei momenti ludici ( tutto ora purtroppo bloccato dal COVID-19 ).
La nostra voglia di crescere professionalmente continua in quanto svolgiamo periodicamente dei corsi di aggiornamento ( corsi sulla Demenza , sicurezza, BLSD, corso COVID-19 )per poter garantire ai nostri anziani il maggior supporto possibile ed essere pronte ad operare in qualsiasi situazione.
Il momento purtroppo non è favorevole ma noi non MOLLIAMO……
Il nostro compito è ascoltare ed imparare dagli anziani, noi la consideriamo una missione che ci arricchisce giorno dopo giorno.
Siete semplicemente fantastiche. L’amore che date ai vostri ospiti, la determinazione per tutto quello che fate, la professionalità che dimostrate ogni giorno vi rende veramente speciali. Bravissime.
La clessidra ringrazia