Una passione cucita addosso

Siamo Cinzia Perinetti ed Eleonora Guidotti, due giovani modelliste prototipiste che si sono conosciute in quel di Pescara grazie alla Fashion Academy Pianeta Moda.

La nostra idea si basa sull’unione delle nostre storie combinate dall’amore per la moda made in Italy. Ma andiamo con ordine iniziando con le dovute presentazioni:

Il mio nome è Cinzia, ho 29 anni e vivo in una piccola realtà cittadina, Cepagatti, un paese della Provincia di Pescara che a volte mi sta stretto, ma che sento parte di me e delle mie radici.

L’abitare in un’intima realtà mi ha portato ad entrare facilmente in confidenza con una colorata comunità e ciò ha fatto sì che iniziassi a coltivare nel mio animo il desiderio di voler conoscere sempre meglio le persone nella loro interiorità. Questo voler scoprire mi ha portato a laurearmi in psicologia all’Università Gabriele D’Annunzio a Chieti.

Inizialmente volevo utilizzare le conoscenze acquisite per imparare a comunicare ed ascoltare le persone, poi il destino ha preso il sopravvento e grazie ad un nuovo acquisto di mia nonna, una semplice macchina da cucire PFAFF, (che mi sembrava la cosa più bella del mondo) ho deciso di intraprendere la mia nuova avventura, fatta di aghi, fili colorati e tessuti pregiati, cosi mi sono tuffata a capofitto nel vasto mondo della moda.

Questo viaggio è iniziato con la mia iscrizione alla Fashion Academy Pianeta Moda dove mi sono diplomata con il massimo dei voti. In questa accademia ho imparato il duro lavoro, le soddisfazioni e tutti i vari tecnicismi che si trovano dietro le quinte del settore tessile.

Oltre a questo, ho imparato a notare il forte impatto che la moda ha nella nostra vita, nel costume sociale e nella nostra individualità. Ho capito l’importanza che alcuni abiti assumono, ci sono capi con la capacità di farci sentire bene, di rappresentarci e darci sicurezza mentre altri addirittura possono mortificarci e imbarazzarci e ho capito che questi meritano un grande rispetto e attenzione.

Dopo questa consapevolezza volevo sapere sempre di più, sentivo il bisogno di avere altri strumenti per poter entrare nei sogni delle persone creando abiti magici, ero un treno senza freni e nei mesi successivi ho frequentato corsi di drappeggio, di borse e un meraviglioso corso avanzato di modellistica giapponese del maestro Shingo Sato, quest’ultimo, ottenuto grazie ad una borsa di studio, premio per la mia capsule collection proposta durante la sfilata annuale dell’accademia.

E’ stata la curiosità a non farmi accontentare e a portandomi fin qui, seduta su una sedia a spingere il pedale della mia macchina da cucire e a disegnare modelli sempre più particolari che possano far risaltare la figura di chi li indossa e darmi l’opportunità di esporre la mia vena artistica, Bisogno molto importante in casa Perinetti, dove mia madre dipinge, mio padre lavora il legno, mia sorella suona il suo ukulele e il gatto si diletta a fare disegnini sul pavimento con le zampette sporche. Potermi esprimere, grazie a questo percorso, mi fa stare bene ed è in questo splendido mondo, molto più ampio di quello che pensavo, dove sto cercando di ricavare la mia nicchia.

 

Il mio nome è Eleonora Guidotti ho 26 anni e sono un’eterna romantica. Vivo a Pescara con il mio ragazzo e la mia amata cagnolina Kylie. Amante del disegno e con una grande vena creativa fin da piccola, mi sono sempre divertita nel creare piccoli peluche dalle forme bizzarre che rimandavano ad animali, cucendo con pinzatrice e colla, pezzi di vari tessuti alla buona, poiché in casa nessuno cuciva e trovare ago e filo era molto difficile, figuriamoci una macchina da cucire. Ora pensare alla confezione di quei peluche mi fa sorridere ma in passato mi sembravano perfetti. Mi piaceva crearli, disfarli, modificarli e questa passione mi faceva sentire speciale perché questo modo di esprimere la creatività mi differenziava dalle mie due sorelle maggiori.

Con il passare degli anni la passione per i tessuti particolari e i loro accostamenti aumentava e spesso mi fermavo, nelle passeggiate con la mia cara nonna al mercato, ad osservare le stoffe vendute dai vari tessutai del posto. A quei tempi non potevo immaginare che sarei arrivata oggi a salutarli per nome.

Il mio primo vero approccio al mondo della moda è avvenuto durante una serata, camminando per le vie della bella Pescara mi sono imbattuta in un volantino. In questo c’era scritto: “realizza la tua prima gonna”. Era una pubblicità della scuola SITAM e improvvisamente qualcosa mi ha spinto a chiamare il prima possibile per chiedere quando iniziare la lezione.

Sono bastati 10 minuti nella stanza con tutte quelle belle macchine da cucire, per farmi sentire di aver trovato la mia strada. Dopo aver conseguito l’attestato di primo livello, ho capito che la scuola non mi bastava, avevo bisogno di saperne di più e mi sono iscritta alla Fashion Academy Pianeta Moda, dove ogni lezione per me era una scoperta. Nel 2018 mi sono diplomata e subito dopo ho voluto migliorare le mie conoscenze inscrivendomi prima ad un corso per la realizzazione di borse e successivamente al corso di modellistica giapponese del maestro Shingo Sato. Credo che questo sia il lavoro più bello del mondo e vedo la macchina da cucire come la migliore compagna di vita che si possa avere. Oggi continuo ad informarmi sulle nuove tecniche e durante le mie passeggiate al mercato verso i tessutai penso al passato, ai peluche, a mia nonna, alle prime impunture e sono veramente contenta di aver trovato quel volantino e far parte del mondo della moda.

La nostra amicizia si è consolidata durante il lavoro svolto insieme per la sfilata annuale dell’accademia, luogo che, non solo ci ha fatte incontrare ma ci ha fornito tutti gli strumenti, sia tecnici che non, per sviluppare la nostra creatività, permettendoci di conoscere appieno il mondo della moda, non solo industriale ma anche artigianale e comprendendo il rispetto e l’attenzione che questo settore merita.

Ed è proprio grazie a questa attenzione che nasce la nostra idea di business, quale?

Quella di avere un laboratorio sartoriale innovativo, DrittoFilo studio, che permetta la produzione di capi dalle radici attente all’ambiente e all’ambito sociale, con imprinting di creatività e artigianalità, e con la pretesa di essere durevoli nel tempo utilizzando tecnologie innovative e software che permettono di organizzare al meglio alcune fasi di lavorazione sartoriale. Un laboratorio che sia l’opposto del ‘fast’ da un punto di vista etico, ma allo stesso tempo all’avanguardia, poiché utilizzeremo le antiche tecniche sartoriali con un approccio SMART, che ci permetterà di usufruire di soluzioni strategiche che puntino alla riduzione di consumi e sprechi.

Il nome deriva dal drittofilo, elemento importantissimo non solo perché da solo può cambiare la vestibilità di un capo, ma perché la sua definizione su di un modello sancisce la fine della realizzazione del modello stesso. Il drittofilo si tratteggia alla fine e la sua creazione rende noi modelliste soddisfatte perché indica il termine di un lavoro.

Tuttavia la scelta del nome deriva anche da un’altra ragione. Questo elemento talmente importante che potremmo associarlo alla colonna vertebrale di un modello, ai tempi delle prime lezioni in accademia di moda, da noi veniva sempre dimenticato con un conseguente rimprovero da parte della professoressa di modellistica che ci rammentava costantemente quali “catastrofi’’ un drittofilo impreciso può produrre in un capo.

Ecco il perché DrittoFilo studio sarà il nome per la nostra sartoria 2.0, un laboratorio dove i modelli, grazie alle informazioni di industrializzazione apprese, sia dagli anni di studio che dalle esperienze lavorative e di stage, verranno realizzati con il “giusto” tempo di esecuzione, un tempo che permetta ad ogni capo di godere della doverosa attenzione per far sì che esca impeccabile.

Questo pensiero svela il primo dei due concetti che si trovano al centro della nostra idea, quello di tempo.

Oggi giorno siamo tutti seguaci del culto della velocità, pertanto, sarebbe da sciocchi pensare di poter eliminare del tutto questa frenesia, poiché siamo abituati a lottare contro le lancette e ogni settore ha bisogno di produrre nel più breve tempo possibile per abbattere i costi.

Tuttavia questo approccio “fast” non è certo sinonimo di perfezione, anzi con il passare degli anni, ha abbassato sempre più il livello qualitativo dei capi, tanto da essere arrivati al pensiero che avere un abbigliamento di qualità sia oramai un lusso per pochi, tutti gli altri devono accontentarsi di capi a basso costo realizzati frettolosamente spesso in condizioni disumane e fortemente inquinanti.

Ma come recita la fiaba della lepre e della tartaruga: “col tempo andare a vincere non è chi corre più veloce, ma chi nella vita parte e segue una sua andatura naturale”. Si sta infatti percependo, che il costo della frettolosità nella realizzazione dei capi non è solo quello sul cartellino; il saldo del conto viene pagato a caro prezzo dall’ambiente e della società.

A questo punto la domanda ci è sorta spontanea: se il tempo è denaro e le persone vogliono spendere poco come si può rimediare?

Abbiamo capito che bisogna creare una via di mezzo, utilizzare le nuove tecnologie, i programmi e le attrezzature per migliorare le antiche conoscenze e non eliminarle. Noi vogliamo che il nostro laboratorio sia un connubio tra le tecniche di industrializzazione più avanzate con quelle sartoriali originarie. Vogliamo mantenere i valori etici e la qualità del lavoro artigianale con un’organizzazione più moderna permettendo ai clienti di avere capi made in Italy durevoli nel tempo ad un prezzo più accessibile.

Da questa prospettiva nasce il nostro sogno, composto da un laboratorio artigianale associato ad un ufficio di progettazione innovativo che grazie all’utilizzo di software di programmazione e design, e le nostre competenze sull’industrializzazione, permette di realizzare capi su misura come una sartoria ordinaria in un tempo più breve quindi ad un costo minore, mantenendo l’attenzione sulla sostenibilità, appoggiando in questo modo le richieste dei clienti.

Questo nuovo approccio sarto/industriale, ci permetterà inoltre di progettare da zero piccole collezioni avvicinando anche stilisti emergenti, consapevoli della dannosa moda fast-fashion e stufi dei capi usa e getta di alcuni brand, che grazie al nostro studio, potranno sviluppare le loro idee, schierandosi dalla parte dell’artigianato e dell’ambiente, realizzando nuovi brand made in Italy e sostenibili, con prodotti di maggiore qualità durevoli nel tempo.

Anche questo è un punto importante della nostra idea, ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Per fare ciò bisogna, anche in questo caso, integrare alle attività principali nuove strategie e attrezzature che siano a favore dell’ambiente, impegnandoci a migliorare incessantemente le prestazioni e usando le materie prime più ecologiche, a partire dalla carta riciclata, passando per i filati ricavati dal recupero della plastica, fino ad arrivare ai tessuti GOTS (come quello in canapa, latte, ortica, banano), servendoci dell’energia derivante da fonti rinnovabili e aderendo a varie iniziative come quella “Impatto Zero” di LifeGate.

La particolarità di questo progetto, quindi, è insita nel suo obiettivo: quello di affiancare al profitto una filosofia aziendale rivolta alla salvaguardia dell’artigianato made in Italy, tornando a creare prodotti di altissima qualità per tutte le tasche, senza incidere sull’ambiente, grazie alla qualità e sostenibilità dei materiali. Inoltre avvicinandoci ai nuovi stilisti possiamo espandere questa filosofia di pensiero a macchia d’olio grazie all’etica che acquisiranno i loro brand. Grazie alla nostra nuova proposta li faremo riavvicinare al mondo antico delle sartorie, permettendo loro di osservare come avviene il fantastico processo di trasformazione, dall’idea del figurino al capo finito da toccare ed indossare, guidandoli nell’idea creativa, realizzando così, non solo un semplice prodotto, ma anche i loro desideri. Ritorneremo alla moda che ci piace, quella che ci invidiano in tutto il mondo e che solo noi artigiani italiani sappiamo produrre grazie alla nostra creatività e passione.

Autrice


Cinzia Perinetti

Leggi tutte le idee

13 Commenti

  1. Valentina

    Bella storia, simpaticissime e soprattutto molto qualificate Cinzia ed Eleonora. La vostra passione traspare come anche la voglia di mettersi in gioco 😊 in bocca al lupo per questo progetto.

  2. Michela

    Fantastiche!! Il meglio dell’Abruzzo ❤️🥰

    • Miriam

      Complimenti ragazze!! Il vostro progetto esprime passione, creatività e rispetto per l’ambiente… In bocca al lupo e continuate così!!

  3. Giorgia

    Sembra un progetto veramente interessante! Sarei molto curiosa di saperne di più, intanto, in bocca al lupo alle due imprenditrici!

  4. Dina Diodati

    Ciao ragazze, la vostra determinazione, la vostra creatività, le vostre competenze vi hanno portato ad elaborare questa fantastica idea che reputo vincente. Quindi AVANTI TUTTA!!

    • Claudia

      Brave i miei complimenti per questa idea sicuramente vincente, vi auguro un mondo di soddisfazioni professionali.

  5. Denise

    Complimenti ragazze!! La vostra storia, il vostro progetto è davvero interessante. In bocca al lupo!!

  6. Paola

    Fantastiche! portate alto il nome dell’ Abruzzo e dell’Italia! Continuate così!🥰

  7. Rita

    Brave ragazze vi auguro tutto il meglio vi ammiro per la vostra professionalità e determinazione per voler investire nel campo della moda io tifo per voi 💪👋👋

  8. Emilia Diodato

    Complimenti, sono certa che il vs entusiasmo e la vs preparazione sarà il volano di un successo sempre crescente

  9. Jessica

    Complimenti🤩 in bocca al lupo ragazze 🥳😘

Invia un commento

Gioielli che passione

Ho sempre amato i gioielli, fin da piccolissima  li chiedevo in regalo e li guardavo estasiata sui giornali. Mi piaceva giocare facendo dei mercatini di gioielli con le mie amichette utilizzando i regali di comunione e cresima. Dopo il liceo linguistico mi sono...

leggi tutto
Storia della casa famiglia “La Clessidra “

Storia della casa famiglia “La Clessidra “

Francesca. Sono Francesca 44 anni Oss ma nasco come fiorista, che da oltre 23 anni gestisce più di un punto vendita. E’ una realtà che mi piace molto perché ho avuto ed ho la possibilità di avere un contatto umano, con la gente con tutti gli annessi e connessi. Che...

leggi tutto