Melania Chiappini

2013

La mia storia inizia da lontano.

Nata nella periferia di Basilea (Svizzera), da genitori di origine contadina emigrati all’estero, trascorro lì la mia infanzia

frequentando fino all’età di 11 anni la scuola dell’obbligo in lingua tedesca.

Rientrata con la famiglia definitivamente in Italia, con non poche difficoltà, inizio il mio cammino di studi  ricominciando quasi da capo con amici, lingua e cultura diversi.

Nel 1989 riesco a diplomarmi in ragioneria e perito commerciale e lavoro dapprima in una concessionaria di automobili per alcuni anni e successivamente in una ditta di smaltimento rifiuti.

Mio malgrado, dopo la nascita della mia prima figlia, per varie vicissitudini mi vedo costretta a lasciare  momentaneamente” il lavoro.

Con il passare del tempo però, dopo anni passati sui libri e giornate trascorse quasi sempre in ambienti chiusi, inaspettatamente riscopro il piacere del lavoro all’aria aperta e decido d’impulso di affittare a Pianella (Pe) un ettaro di terreno a uliveto, destinandone una piccola area alla coltivazione di ortaggi vari ad uso familiare.

Negli anni successivi alcuni proprietari terrieri cominciano a vendere dei terreni confinanti che decido prontamente di acquistare. E’ così che nasce l’idea di diventare imprenditrice agricola, dedicandomi per i primi anni alla raccolta e produzione di olio d’oliva, alla semina e al raccolto di cerali, alla creazione di un piccolo frutteto e all’allevamento di animali da cortile sufficienti per il fabbisogno familiare.

Negli anni però maturava in me un’idea un po’ bizzarra, ovvero quella di trasformare in azienda un prodotto agricolo di mia produzione creandone uno proprio, ed è così che nel 2012, in conseguenza di nuove leggi che hanno previsto fra le attività agricole anche la possibilità di produrre birra, con mille sacrifici, impegno ed una buona esperienza maturata nel Nord Italia, che sono riuscita a realizzare il mio sogno, ovvero quello di creare un birrificio agricolo, uno dei primi in Abruzzo, chiamato “Golden Rose”. La caratteristica di questa birra è quella della produzione diretta in azienda della materia prima principale partendo dalla semina dei cerali che, raccolti, vengono fatti maltare e ne costituiscono l’ingrediente principale. Tutto il processo di trasformazione (cottura, fermentazione, imbottigliamento e/o infustamento, etichettatura) si svolge nel laboratorio ed è oggi prodotta in tre tipologie differenti ovvero: la bionda “Kristy”, la rossa ambrata “Valenty” e una nera milk stout “Black Maya”.

Il Birrificio Golden Rose riassume nel nome e nel logo il colore “dorato” che ricorda i colori dei campi nel periodo antecedente il raccolto, oltre al colore della rosa che vuol essere un piccolo vezzo che fa intendere la conduzione aziendale al femminile, mentre la “bella addormentata” è inserita come simbolo del nostro Abruzzo ed è visibile dal birrificio.

La soddisfazione più grande è arrivata il 18 marzo di questo anno quando partecipando al concorso indetto a Roma da Made in Birra, nell’ambito della manifestazione “Culinaria 2013”, una giuria composta da chef nazionali ed internazionali e persone pescate casualmente tra il pubblico, diversi ad ogni votazione, ha valutato le nostre birre che, nell’ambito del “Campionato migliore birra dell’anno 2013”, si sono classificate: al 1° posto la Valenty, nella macrocategoria ambrate e al 2° posto la Black Maya, nella macrocategoria scure, oltre ad aver ricevuto una menzione speciale come miglior giovane microbirrificio italiano.

Ecco qua la mia storia: da ragioniera a imprenditrice agricola, anzi…Mastro Birraio!