“Nella vita, perfezionare se stessi è più importante di ogni altro scopo.” Leggendo le parole di Lev Tolstoj, mi vengono in mente le parole udite durante il mio primo incontro con Gianni Masciarelli: “so che hai deciso di lavorare con noi, ma studia ed approfondisci la cultura del vino”. La conversazione, per conoscermi, durò 5 minuti.
Sono nata altrove, e questo ha influito nella mia vita, nelle mio modo di relazionarmi con gli altri, nel creare valore, nella scelta della mia professione.
Quando racconto di quello che faccio, non posso non iniziare dai miei genitori e di come la scelta di emigrare, abbia avuto un effetto su di me. Loro partirono nel 1964 e lasciarono l’Abruzzo avendo come meta la Germania. Avevano l’idea di rimanere per qualche anno, anche perché la condizione di “Gastarbeiter” (lavoratori ospiti) sicuramente non li faceva sentire definitivi, ma precari. I pochi anni però diventarono 20 ed in quell’arco di tempo, accadevano tante cose: prima la nascita di mia sorella e poi arrivai io; il benessere economico tedesco; le scuole … Una vita.
Io pensavo, parlavo e sognavo in tedesco. L’Abruzzo rimaneva un luogo dove venire in vacanza, una volta all’anno. Di più non si poteva, in quanto in viaggi erano in macchina e si tramutavano in ore e ore sull’autostrada A14 sotto un sole cocente. Vivevo con la testa orientata verso il nord ed il cuore a sud, ma in testa tante lingue, diversi idiomi.
Non sapevo che sarebbero stati il mio tesoro, il mio strumento per creare dei ponti tra diverse culture, tra diverse persone.
Vivo a Pescara ormai da 30 anni, e mi occupo di export di prodotti eno gastronomici: sono un ponte tra alcune aziende abruzzesi ed il mondo. Parlo e scrivo 4 lingue, comprese l’italiano ed il tedesco che reputo entrambe mie madrelingue ed apro canali verso il mondo. Mi piace, mi entusiasma, ne trovo una piacevole fusione tra culture e tradizioni. Il mio maestro Gianni Masciarelli (mio maestro) mi ha insegnato che i prodotti sono la somma della sapienza umana, delle ricchezza della terra d’Abruzzo, della generosità della natura per essere trasmessi agli altri.
Dal 2010 ho la mia propria ditta individuale, ho realizzato il mio sito, che porta il mio nome. Promuovo il mio territorio, le mie radici, la mia passione. Non è facile ma non è impossibile.
Mi dedico alle aziende che hanno bisogno del ponte verso l’estero. Mi adopero affinché siano creati collegamenti, finalizzati alla vendita, attraverso la conoscenza, ma fondamentalmente attraverso la formazione ed alla continua ricerca di nuovi contatti ed il consolidamento e la cura di quelli già esistenti. L’apertura verso al prossimo, alla diversa cultura, al mercato differente, è fondamentale per riuscire nella vendita. Conoscere la lingue mi è d’aiuto ma è più importante comprendere la cultura, gli usi ed i costumi. Ascoltare per comprendere cosa è d’interesse. Non nascondersi e non arrendersi di fronte agli ostacoli.
Nel 2010 sono diventata agente e rappresentante di commercio, mentre nell’anno 2011 ho superato l’esame di sommelier e dal 2013 sono socia dell’Associazione Le Donne del Vino. Perché perfezionare se stessi è il percorso ed anche l’obiettivo, è il continuo rinnovamento degli insegnamenti dei maestri per trasmetterlo agli altri.
Graziella Di Berardino